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La preghiera del "Padre Nostro"

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Dagli scritti di Padre Adolfo Tanquerey (1854 - 1932), zelante sacerdote cattolico. Fra le preghiere che recitiamo in pubblico o in privato non ve n'è alcuna più bella di quella insegnataci da Nostro Signore medesimo, il Pater.  A) Vi troviamo prima di tutto un insinuante esordio, che ci mette alla presenza di Dio e stimola la nostra confidenza: Pater noster, qui es in cælis. Il primo passo da fare quando si prega è d'accostarsi a Dio; ora la parola Pater ci mette subito alla presenza di Colui che è Padre per eccellenza, Padre del Verbo per generazione e Padre nostro per adozione; è dunque il Dio della Trinità che ci si mostra, circondandoci di quel medesimo amore di cui circonda suo Figlio; e poichè questo Padre è nei cieli, vale a dire è onnipotente e fonte di tutte le grazie, ci sentiamo tratti ad invocarlo con intiera filiale confidenza, essendo della famiglia di Dio e tutti fratelli, perchè tutti figli di Dio: Pater noster. B) Viene poi l'oggetto della

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